La scorsa settimana è stato pubblicato il decreto legge che estende il contributo per gli interessi sui mutui per l'edilizia abitativa, stabilendo che sia la modifica che estende le condizioni di accesso al contributo per gli interessi sia l'importo degli interessi pagati dallo Stato sono retroattivi a gennaio.
In altre parole, il diploma amplia, a partire da gennaio, l'universo delle persone che beneficiano di interessi agevolati e, allo stesso tempo, coloro che già ne beneficiano possono riceverne di più.
Interrogato sull'argomento e su come i cittadini avranno accesso a un maggiore sostegno, a partire da gennaio, il Ministero delle Finanze ha risposto oggi che "le nuove norme sui contributi agli interessi sono retroattive al 1° gennaio 2023. Ciò significa che gli importi saranno pagati in base alle nuove regole, a partire da quel momento".
L'ufficio guidato da Fernando Medina non ha fornito dettagli sulle modalità di pagamento, affermando solo che il protocollo procedurale è in fase di revisione con le banche per rendere operative le nuove regole.
Secondo il decreto legge, il bonus iniziava a essere calcolato per il valore dell'indice superiore al 3% (indipendentemente dal tasso contrattuale) e non veniva più effettuato in base alle fasce di reddito, ma continuano a beneficiare di questa misura solo i contribuenti fino al 6° scaglione IRS (fino a 38.632 euro di reddito imponibile annuo) e il cui patrimonio finanziario è inferiore a 62 Indice di sostegno sociale (circa 29,7 mila euro nel 2023).
Lo Stato sovvenziona il 75% degli interessi superiori al 3% per i tassi di sforzo (dei mutui per l'edilizia residenziale in relazione al reddito) compresi tra il 35% e il 50% (in precedenza era il 50%) e il 100% (in precedenza era il 75%) per i tassi di sforzo superiori al 50%.
L'importo massimo del sostegno passa da 720 euro a 800 euro all'anno ma, secondo il decreto legge, questo aumento dell'importo massimo non è retroattivo a gennaio, essendo entrato in vigore solo la scorsa settimana.
Alla fine del 2022, secondo il Banco de Portugal, le banche avevano in portafoglio circa 1,5 milioni di contratti di mutuo per la casa (a tasso variabile, fisso o misto). A luglio di quest'anno, secondo il Banco de Portugal, c'erano due milioni di clienti con mutui ipotecari.
Nella proposta di bilancio dello Stato per il 2024, il Governo prevede che l'anno prossimo l'abbuono di interessi coprirà 200.000 contratti di credito e costerà 200 milioni di euro.