Con oltre 23.000 firme, la petizione "VIVERE nel cortile della scuola, senza schermi di smartphone!", lanciata nel maggio 2023, era già stata discussa nella commissione parlamentare per l'Educazione scientifica, ma è arrivata oggi in plenaria, accompagnata da due progetti di legge, di BE e PAN, e da progetti di risoluzione di PCP, CDS-PP, Livre e PAN sul tema.
"Lo Statuto degli studenti deve essere rivisto, perché non c'è un paragrafo che affronti la questione dell'utilizzo del parco giochi e questo spazio deve essere considerato", evidenzia Mónica Pereira, nelle dichiarazioni all'agenzia Lusa.
Attualmente, lo Statuto degli studenti e l'Etica scolastica vietano l'uso dei cellulari solo nelle aule, ma i firmatari vogliono che questa regola sia estesa anche alle aree ricreative e fino alla nona classe.
A settembre, il Ministero dell'Istruzione, della Scienza e dell'Innovazione (MECI) ha raccomandato alle scuole di vietare l'uso dei cellulari nel 1° e 2° ciclo e di imporre restrizioni nel 3° ciclo, misure di adesione volontaria che saranno valutate nel corso dell'anno scolastico.
Dall'inizio dell'anno scolastico, 35 delle 128 scuole intervistate dalla Federazione Nazionale dell'Educazione hanno adottato procedure che limitano o vietano l'uso dei cellulari, ma Mônica Pereira aggiunge che il numero di scuole che hanno scelto di vietarlo del tutto è inferiore a 20.
"Dai gruppi scolastici che hanno già effettuato questo cambiamento, abbiamo ricevuto molte informazioni sul fatto che le misure sono state ben accolte e stanno avendo successo", ha riferito l'autrice della petizione, che fa parte del Movimento Menos Telas, Mais Vida, creato nel frattempo.
Tenendo conto dell'esperienza di queste scuole e di quella di altri Paesi che hanno seguito la strada del proibizionismo, Mônica Pereira non vede alcun motivo per aspettare un altro anno per vedere se la misura è efficace.
"Non ha senso - dal momento che abbiamo diversi dati scientifici che indicano che i danni dell'uso eccessivo degli schermi sono molto maggiori dei benefici - che la decisione continui a essere lasciata nelle mani di ogni scuola", spiega.
Oltre alla petizione, il disegno di legge BE propone di modificare lo statuto degli studenti per includere l'estensione del divieto di utilizzo del cellulare "anche in orari non didattici, nel caso di studenti del 1° e 2° ciclo", mentre il PAN propone la possibilità per le scuole di creare "aree libere da apparecchiature tecnologiche" e la creazione di un "piano per la buona convivenza nella comunità educativa" che includa l'"uso sano" di queste apparecchiature.