Contribuire a combattere l'aumento dei costi alimentari
Il paniere IVA zero è stato creato nell'ambito di un'iniziativa volta a mitigare l'aumento dei prezzi dei prodotti alimentari ed è entrato in vigore il 27 marzo. L'accordo rimarrà in vigore fino al 31 ottobre, fornendo un sollievo temporaneo ai consumatori. Il prezzo del paniere è monitorato da DECO PROTESTE.
Paniere basato su alimenti comunemente consumati dalle famiglie portoghesi
L'elenco degli alimenti esenti dall'IVA è stato definito sulla base delle raccomandazioni della Direzione Generale della Salute e comprende gli alimenti più consumati dalle famiglie portoghesi, secondo le informazioni fornite dall'associazione che rappresenta le aziende di distribuzione alimentare.
Dall'entrata in vigore dell'esenzione, il costo di questo paniere è diminuito di 10,23 euro, con un calo del 7,37%. Nel corso dell'anno, la diminuzione è di 5,13 euro, pari al 3,84%.
I prezzi di alcuni alimenti continuano a salire
Non tutti gli alimenti sono diminuiti di prezzo, poiché l'aumento dei prezzi di alcuni prodotti alimentari ha superato la riduzione derivante dall'aliquota zero dell'IVA.
Il costo di alcuni degli alimenti elencati è aumentato prima dell'introduzione della misura IVA zero. I broccoli, ad esempio, sono aumentati di 0,45 euro (19%) tra il giorno prima dell'applicazione della misura, il 17 aprile, e il 28 giugno, mentre la mela di gala è aumentata del 16%, con un incremento di 31 centesimi.
Ilnasello ha registrato il maggior aumento di prezzo
Secondo il monitoraggio di DECO PROTESTE del paniere di prodotti dal 21 al 28 giugno, diversi articoli hanno subito i maggiori aumenti di prezzo. Il nasello fresco è in testa con un aumento significativo del 30%, seguito da cavolfiore (7%), pomodori (6%), orata (5%), panini (4%), formaggio fiammingo a fette confezionato (3%), coscia di tacchino, riso a grana lunga e broccoli (2%) e latte UHT parzialmente scremato (1%).
Analizzando l'ultima settimana, i dieci prodotti con i maggiori aumenti percentuali sono stati il nasello fresco (30%), il cavolfiore e il petto di tacchino a fette (7%), i pomodori (6%), il cavolo cuore, l'orata e l'aglio secco (5%), i cereali integrali e i panini (4%) e il formaggio fiammingo (3%).
Sebbene l'esenzione dall'IVA sui prodotti alimentari essenziali sia stata attuata con l'intento di alleviare la pressione finanziaria sui consumatori, l'impatto complessivo rimane limitato.
Prezzi dei prodotti alimentari imprevedibili
La volatilità dei prezzi dei prodotti alimentari ha fatto sì che alcuni prodotti diventassero più costosi, superando le riduzioni ottenute grazie all'esenzione IVA. Tuttavia, poiché l'esenzione rimarrà in vigore fino al 31 ottobre, si spera che possa ancora fornire un sollievo di fronte all'aumento dei costi alimentari.