"Il sostegno fornito dallo Statuto del caregiver informale è lungi dall'essere sufficiente, ed è essenziale che venga rivisto e che corrisponda almeno al salario minimo nazionale. Il lavoro di cura è un atto d'amore, ma anche di resistenza, e richiede un riconoscimento e un'effettiva valorizzazione da parte dello Stato", si legge nella lettera aperta inviata ai partiti politici in vista delle elezioni legislative.
Si chiama "Lettera aperta alle forze politiche: Per la dignità delle famiglie con persone disabili", la lettera del movimento civico con sede a Porto avverte anche che "queste famiglie vivono spesso in una spirale di impoverimento".
"Dedicarsi all'assistenza di una persona con disabilità spesso significa che uno dei membri della famiglia deve ridurre o rinunciare alla propria attività professionale, con drastiche conseguenze finanziarie", sottolinea il MCD.
Per quanto riguarda la scuola inclusiva, ricorda il movimento, "dovrebbe essere un pilastro dell'equità e della giustizia sociale" ma, in pratica, "è una promessa costantemente rimandata", puntando il dito contro la mancanza di "risorse umane qualificate" che rendono "le risposte terapeutiche palesemente insufficienti e, a volte, inesistenti, con i tempi di intervento assegnati che non superano i 15 o 30 minuti a settimana".
"Le famiglie sono costrette a ricorrere a terapie private, a costi improponibili, perché sanno che, senza di esse, i loro figli resteranno ancora più indietro. Non è possibile parlare di inclusione quando questa dipende dal reddito familiare", aggiunge.
Il movimento sottolinea inoltre che "nel piano fiscale e sociale c'è ancora molto da fare", spiegando che non basta cambiare le tabelle del fisco "perché non tengono conto di chi ha redditi più bassi" e le tabelle delle ritenute "non riflettono i reali cambiamenti nel calcolo finale delle imposte, ingannando le famiglie con lievi aumenti mensili che, in seguito, si traducono in liquidazioni sfavorevoli".
Critico nei confronti del modello di concessione del sostegno basato sul reddito, l'MCD ritiene che questa formula "ignori completamente la composizione e le esigenze del nucleo familiare" e che, pertanto, "aumentare gli assegni e le prestazioni sociali, adeguati alla realtà di chi assiste e di chi ha bisogno di assistenza, sia una strada giusta e necessaria".
Nella lettera, il movimento chiede alle parti un impegno "in modo chiaro e inequivocabile, per difendere le famiglie con persone con disabilità in carico e, in particolare, gli studenti con bisogni educativi specifici".
Oltre ad auspicare "proposte concrete e realizzabili" da parte delle forze partitiche, l'MCD chiede di "ascoltare chi vive in prima persona queste difficoltà" e di "avere il coraggio di fare le cose in modo diverso perché queste famiglie non possono più aspettare".
Secondo il "Questionario - Educazione inclusiva 2022/2023: Sostegno all'apprendimento e all'inclusione", in Portogallo c'erano più di 88mila studenti con bisogni educativi specifici nell'istruzione primaria e secondaria, mentre nell'istruzione superiore il numero di studenti con bisogni educativi speciali ha raggiunto 4.063 nel 2023/2024, con un aumento dell'8,3% rispetto all'anno precedente, secondo i dati della Direzione generale delle statistiche dell'istruzione e della scienza.