Secondo una proposta del vicepresidente del Consiglio, Bruno Parreira (PSD), è stata approvata all'unanimità la bozza del contratto di cooperazione interamministrativa con il PSP, che mira a "regolamentare l'uso delle attrezzature relative al sistema di videosorveglianza", destinato alla protezione "delle persone e dei beni pubblici e privati, nel Comune di Sintra", nonché il "contratto di subappalto dei dati personali".

Il Comune di Sintra e il PSP hanno individuato i luoghi in cui è giustificata l'installazione di telecamere di videosorveglianza, "con l'obiettivo di prevenire e reprimere la criminalità e combattere la sensazione di insicurezza che si prova in alcune parrocchie del Comune", secondo la bozza del contratto interamministrativo, a cui Lusa ha avuto accesso.

Secondo la Legge sulla Sicurezza Interna, i sistemi di videosorveglianza possono essere utilizzati solo "per proteggere la sicurezza delle persone, degli animali e dei beni, in luoghi pubblici o con accesso pubblico, e per prevenire la commissione di atti classificati dalla legge come crimini, in luoghi in cui vi è un ragionevole rischio che si verifichino".

Il progetto presentato dalla Direzione nazionale della PSP e dal Comune per l'approvazione, "prevedeva l'installazione di 144 videocamere, in punti identificati dalla PSP come necessari, tenendo conto del numero di episodi criminali" in ciascuna delle località, si legge nel documento.

La Commissione nazionale per la protezione dei dati (CNPD), in un parere del giugno 2024, si è pronunciata sulla "conformità del sistema proposto ai requisiti tecnici delle apparecchiature" fornite, nonché sulla "conformità ai principi di utilizzo delle telecamere".

In base al contratto, il Comune installa l'intero sistema di monitoraggio video, attraverso l'acquisizione della rete privata in fibra ottica da utilizzare per la Rete Nazionale di Sicurezza Interna, e le telecamere, mentre viene creato un centro di gestione e controllo presso le strutture della PSP, per la registrazione e la visualizzazione delle immagini raccolte.

Il sistema approvato è autorizzato a funzionare per tre anni, a partire dall'inizio effettivo delle operazioni, quando entrerà in vigore il contratto tra il Comune e la PSP.

"Le telecamere non saranno presenti in ogni strada o in ogni angolo", ha sottolineato il sindaco socialista, respingendo l'idea che, ovviamente, inizieremo a "vivere in una sorta di 'Grande Fratello'".