Al termine di una riunione dei ministri degli Esteri e della Difesa dell'Unione Europea (UE) a Bruxelles, Helena Carreiras ha ripreso le parole usate poco prima da Josep Borrell, definendo l'accordo per l'acquisto di munizioni d'artiglieria per aumentare il sostegno militare all'Ucraina "una decisione storica" in un momento in cui è in corso una grande offensiva da parte di Mosca per cercare di conquistare altro territorio al Paese invaso.
Secondo il ministro, il Portogallo è uno dei 18 Paesi che faranno parte del progetto dell'Agenzia europea per la difesa per l'acquisizione congiunta di munizioni d'artiglieria: una parte per continuare ad assistere l'Ucraina, uno sforzo per il quale gli Stati membri saranno rimborsati "tra il 50% e il 60%", e un'altra per il recupero delle scorte.
Esiste una "significativa dotazione finanziaria" di 1.000 milioni di euro per "rimborsare gli Stati che partecipano a questa acquisizione", ha precisato Helena Carreiras.
Allo stesso tempo, l'Unione Europea vuole "promuovere la produzione" di munizioni e "recuperare questo deficit di capacità industriale" che, ha spiegato il ministro, è il risultato di decenni di disinvestimenti nella Difesa dei vari Paesi dell'Unione, dal momento che non c'era la prospettiva di una guerra di queste dimensioni nel continente.
"C'è un lavoro che è stato fatto, sia per quanto riguarda l'inventario e le disponibilità di ogni Stato, sia per quanto riguarda l'industria, per avere un'idea di ciò che è possibile fare", ha detto.
L'accordo aveva già avuto un'approvazione politica durante la riunione informale dei ministri della Difesa dell'UE a Stoccolma (Svezia) due settimane fa, e ora manca solo l'approvazione finale del Consiglio europeo.
Per quanto riguarda la spedizione di munizioni dal Portogallo all'Ucraina, Helena Carreiras ha detto che il Paese "ha già fornito 2.000 munizioni da mortaio da 120 millimetri": "Le nostre "scorte" sono in calo, come quelle di altri Paesi, non c'è una capacità ampliata di fornire munizioni".
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