Quali sono le misure attualmente in vigore per quanto riguarda l'isolamento, il test dell'antigene e l'uso di maschere?
Attualmente non ci sono misure in vigore, né per chi ha la Covid-19 né per chi è stato a contatto con un individuo infetto. Pertanto, una persona infetta dal virus non ha l'obbligo di essere isolata, né di segnalare la propria situazione al Servizio Sanitario Nazionale (SNS), così come chi è stato a contatto con una persona infetta non deve sottoporsi ad alcun test.
Anche se non ci sono misure in atto, le raccomandazioni rimangono. Se si è affetti da un'infezione respiratoria, sia essa influenza o Covid-19, tenendo conto dei sintomi che si presentano, cercare di ridurre il rischio di trasmissione utilizzando una maschera, disinfettando le mani e allontanandosi fisicamente. In caso di sintomi più forti, è importante contattare il medico di famiglia.
Per quanto riguarda i bambini, le misure sono le stesse. Non è richiesto l'isolamento, ma si raccomanda di indossare una mascherina a scuola per evitare il rischio di contagio.
Le persone infette possono andare al lavoro?
Possono, ma seguendo le raccomandazioni della Direzione Generale della Sanità (DGS). Al momento non esistono più assenze giustificate dal contagio del virus. Le persone che si assentano dal lavoro a causa della Covid-19 sono ora retribuite come le assenze per malattia per altre malattie.
I test rapidi all'antigene e i test PCR sono ancora sovvenzionati dallo Stato?
No. La fornitura di questo tipo di apparecchiature non è più sovvenzionata dallo Stato, per cui la popolazione deve acquistare i test rapidi dell'antigene nelle proprie strutture, ad esempio nelle farmacie. È bene ricordare che la linea SNS24 non riceve più richieste di test di screening.
Qual è stata la norma più recente imposta dalla DGS sull'assistenza Covid?
Tra le ultime norme stabilite dalla Direzione Generale della Sanità (DGS), spicca la campagna di vaccinazione stagionale che si svolgerà a partire dal 29 settembre in contemporanea con la campagna di vaccinazione antinfluenzale, entrambe gratuite per tutte le persone con più di 60 anni e per altri gruppi prioritari che la DGS definirà. Secondo le raccomandazioni del DGS, la somministrazione del vaccino contro la Covid-19 deve essere effettuata almeno tre mesi dopo l'infezione o l'ultima vaccinazione.
Come sono attualmente i casi di Covid-19?
All'epoca in cui i test antigenici erano obbligatori, era possibile avere una conoscenza concreta del numero di casi. Tuttavia, da quando non sono più obbligatori, si conosce solo la "punta dell'iceberg", in particolare le persone che finiscono in ospedale o che si recano al pronto soccorso.
Per quanto riguarda i decessi, il Portogallo ha una media giornaliera di dieci decessi per Covid-19. Il che non è considerato estremamente preoccupante, poiché il numero era già molto più alto di quello attuale.
Quali precauzioni dobbiamo prendere?
È necessario prestare attenzione alle persone più vulnerabili, in particolare agli anziani, alle donne incinte, ai bambini sotto i due anni e ai soggetti non vaccinati. Il fatto che l'inverno e il freddo si avvicinino significa che le persone tendono a stare di più negli spazi chiusi, il che può aumentare il rischio di trasmissione; da qui la necessità di una migliore ventilazione naturale degli spazi.
Le nuove varianti sono preoccupanti?
Ci sono due nuove varianti che sono le più contagiose ad oggi, una delle quali appartiene allo stesso lignaggio delle varianti più recenti e l'altra fa parte di un lignaggio diverso. Il numero di casi continua a indicare un profilo di bassa gravità, come la variante Ómicron, ma è comunque necessario stare in allerta perché sono più trasmissibili. L'infezione da Covid-19 è aumentata nel mese di agosto, guidata da nuove varianti più contagiose.