Il vicepresidente della Confederação do Comércio e Serviços de Portugal(CCP), Vasco de Mello, ha dichiarato a Lusa che i rapporti delle sue associazioni mostrano attualmente "una grande differenza" tra le regioni interne e quelle al di fuori dei grandi centri, rispetto alle aree della Lisbona metropolitana e di Porto, in termini di vendite legate al Natale.
La regione Vale do Ave, ad esempio, "ha avuto vendite molto negative" a causa delle difficoltà dell'industria tessile e calzaturiera, che hanno colpito aziende e lavoratori, e anche nella regione centro-interna, cioè Viseu, dove la stagione natalizia "non sta fiorendo".
Tuttavia, il settore della ristorazione "sta lavorando molto bene" in tutto il Paese, anche nelle regioni più colpite dalla congiuntura economica; l'area metropolitana di Lisbona mostra gli aspetti più positivi, "dove i ristoranti di fascia medio-alta sono perfettamente normali" per questo periodo dell'anno.
Anche la regione di Leiria ha un "impatto estremamente positivo sul commercio, in modo curioso", poiché le persone scelgono di acquistare nei piccoli negozi di "souvenir", come quelli di artigianato, ha detto il leader della confederazione.
Nella regione dell'Algarve, le aspettative sono in aumento per i commercianti, soprattutto grazie a "una serie di concorsi" promossi dalle associazioni commerciali e dai consigli comunali, come nel caso di Faro, anche se l'attribuzione di buoni spesa, un'iniziativa che "ha avuto un enorme successo dopo la pandemia".
Anche le condizioni meteorologiche nelle due settimane prima di Natale influenzeranno le vendite in strada.
"Queste ultime due settimane saranno cruciali, immaginate di avere un sole splendido in tutto il Paese alla fine dell'anno, le cose andranno molto bene", ha concluso.
Nei centri commerciali, invece, si prevede che "le vendite saranno pari all'anno precedente, se non superiori", ha dichiarato Vasco de Mello.