Lo stipendio medio netto mensile ha registrato, nel primo trimestre di quest'anno, l'aumento maggiore nella serie dell'Istituto Nazionale di Statistica(INE), con un incremento del 6,3%, fino a 1090 euro per dipendente. I dati ufficiali risalgono all'inizio del 2011.
Secondo l'INE, questo indicatore salariale è il reddito mensile guadagnato dai dipendenti "al netto dell'imposta sul reddito, dei contributi obbligatori dei dipendenti ai regimi di sicurezza sociale e dei contributi dei datori di lavoro alla sicurezza sociale". Si tratta del denaro che il dipendente porta effettivamente a casa alla fine del mese.
A guidare questa media nazionale sono i dipendenti che guadagnano di più nel Paese (stipendi superiori a 3.000 euro netti), un gruppo che oggi ammonta a 62,4 mila persone, il più numeroso della serie INE. Dieci anni fa, nel 2014, erano meno della metà, secondo un rapporto di Dinheiro Vivo.
Il valore del salario medio netto aumenta anche perché ci sono sempre più persone con due lavori, un gruppo la cui dimensione ha raggiunto, nel primo trimestre, i massimi della serie INE.
Attualmente sono 262,4 mila le persone che dichiarano di avere un secondo lavoro. Si tratta del secondo valore più alto della serie dopo i 271 mila lavoratori nella stessa condizione stimati nel secondo trimestre dell'anno scorso, quando il Paese era nel pieno di un periodo esplosivo di turismo e di preparazione al mega-evento della Giornata Mondiale della Gioventù, che ha portato Papa Francesco in Portogallo.
La necessità o l'opzione di combinare due lavori è una realtà che si verifica soprattutto nel settore dei servizi, dove gli orari sono più frammentati, i rapporti di lavoro sono più sregolati e c'è più precarietà.
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