Un documento della Procura Generale, in cui i dati fanno parte di una strategia dedicata alla criminalità informatica, ha indicato che le denunce "sono sempre più numerose e persistenti di anno in anno" e rappresentano solo una parte di tutte le segnalazioni che pervengono a tutti i servizi della Procura.

"Ogni anno si ricevono molte più denunce rispetto all'anno precedente", afferma la PGR nel documento di 16 pagine. Il primo aumento sostanziale si è verificato nel 2020, durante la pandemia, quando sono state ricevute 544 segnalazioni, mentre nell'anno successivo il numero è più che raddoppiato, raggiungendo le 1.160 unità.

Negli ultimi due anni, le denunce sono aumentate del 36%, con 2.916 casi nel 2023 e 3.973 nel 2024. La PGR ha evidenziato questo aumento nella sua strategia appena rilasciata, descrivendo la criminalità informatica come un fenomeno in "continua e chiara espansione".

Questa categoria di crimini comprende truffe come la frode "Ciao, mamma; Ciao, papà", schemi di pagamento di fatture false, siti web di abbigliamento fraudolenti e pagine governative contraffatte.

La PGR ha sottolineato l'urgenza di rispondere in modo più rapido ed efficiente alle denunce, dato che molte truffe coinvolgono siti web che scompaiono rapidamente, è necessaria "un'azione immediata" per preservare le prove e fermare le attività criminali.

Oltre alla rapidità, la PGR sostiene che il modello tradizionale di apertura di un'indagine separata per ogni denuncia è inefficace per la criminalità informatica. Poiché questi casi non coinvolgono tipicamente la criminalità organizzata e più vittime in tutto il Paese possono essere collegate alla stessa truffa.