Non ci si aspettava che la canzone del Portogallo "Deslocado" di Napa arrivasse alla finale di sabato, ma il pubblico ha scelto di farli passare.

Oltre al Portogallo, si sono assicurati il posto anche i seguenti concorrenti: Norvegia (con il brano "Lighter"/eseguito da Kyle Alessandro), Albania ("Zjerm"/Shkodra Elektronike), Svezia ("Barra Bada Bastu"/KAJ), Islanda ("RÓA"/VÆB), Paesi Bassi ("C'est l'a vie"/Claude), Polonia ("GAJA"/Justyna Steczkowska), San Marino ("Tutta l'Italia/Gabry Ponte), Estonia ("Espresso Macchiato/Tommy Cash) e Ucraina ("Bird of pray"/Ziferblat).

Esclusi dalla finale: Slovenia ("How much time do we have left"/Klemen), Belgio ("Strobe lights"/Red Sebastian), Azerbaigian ("Run with you"/Mamagama), Croazia ("Poison cake"/Marko Bošnjak) e Cipro ("Shh"/Theo Evan).

Nella prima semifinale erano presenti anche le canzoni di Spagna ("Esa diva"/Melody), Italia ("Volevo essere un duro"/Lucio Corsi) e Svizzera ("Voyage"/Zoë Më), Paesi che si sono garantiti un posto in finale. I primi due perché fanno parte del gruppo dei "Big5" e l'ultimo perché è il Paese ospitante, vincitore della scorsa edizione.

Oltre ai rappresentanti dei Paesi in gara all'Eurovision quest'anno, sono saliti sul palco anche altri cantanti, tra cui la cantante portoghese Iolanda.

Iolanda, che lo scorso anno ha assicurato al Portogallo il 10° posto all'Eurovision Song Contest con "Grito", ha partecipato a un tributo a Céline Dion.

La cantante portoghese ha eseguito, insieme alla greca Marina Satti, all'ucraino Jerry Heil e al lituano Silvester Belt, "Ne partez pas sans moi", la canzone con cui Céline Dion ha rappresentato la Svizzera all'Eurovision nel 1988, vincendo il concorso.

Nella seconda semifinale, giovedì, altri 16 Paesi si contenderanno altri dieci posti in finale: Australia, Montenegro, Irlanda, Lettonia, Armenia, Austria, Grecia, Lituania, Malta, Georgia, Danimarca, Repubblica Ceca, Lussemburgo, Israele, Serbia e Finlandia.

Quel giorno saranno presentate le canzoni di altri tre Paesi con accesso diretto alla finale: Francia, Germania e Regno Unito, i tre elementi rimanenti dei "Big5".