Il documento che formalizza l'uscita del comune del distretto di Faro dal piano di aggiustamento finanziario è stato firmato dal sindaco di Portimão, Álvaro Bila, e dal direttore del Fondo di sostegno municipale (FAM), Miguel Almeida.
"Si tratta di una data importante per la popolazione di Portimão, che dimostra il modo esemplare in cui è stato portato avanti il programma di aggiustamento finanziario: pagando i vecchi debiti e uscendo dal debito eccessivo", ha dichiarato il sindaco all'agenzia Lusa.
Nel 2016, il Comune di Portimão, che deteneva il più grande debito municipale nazionale, con un valore globale di oltre 142 milioni di euro (ME), ha utilizzato il programma di assistenza finanziaria, ottenendo un prestito fino a 142.520.995,69 euro, con un termine di pagamento di 27 anni. Nell'ambito del salvataggio finanziario, il Comune è stato costretto a mantenere le tariffe e le imposte a valori più alti, a ristrutturare i servizi, a rinegoziare i debiti e a limitare gli investimenti pubblici.
Secondo Álvaro Bila, della somma messa a disposizione dal programma, "sono stati utilizzati 118 milioni, con il Comune che attualmente ha un debito strutturato e consolidato di 82 milioni di euro, che vengono pagati con il prestito contratto da FAM per un periodo di 27 anni", ora distante 19 anni. "Si tratta di un prestito contrattuale, che ci permette di gestire efficacemente il debito e di effettuare gli investimenti necessari per lo sviluppo del Comune", ha sottolineato.
Secondo il sindaco, l'equilibrio dei conti comunali "ha rappresentato un duro lavoro e ha permesso, negli ultimi otto anni, di ammortizzare il debito di 4 milioni di euro all'anno", consentendo di procedere con investimenti considerati prioritari nei settori delle infrastrutture, dell'azione sociale e dell'edilizia abitativa.
"D'ora in poi, senza essere soggetti alle restrizioni imposte dal PAM, abbiamo autonomia e margine di manovra per ridurre le imposte comunali e, con una gestione responsabile, portare avanti gli investimenti di cui il Comune ha tanto bisogno", ha concluso Álvaro Bila.