Lo sviluppo del programma "deve basarsi sulla valutazione e sull'aggiornamento del Piano d'azione per la conservazione del lupo in Portogallo", del 2017, che il Governo ritiene non abbia avuto "il successo atteso".
Secondo l'ordinanza, firmata dal Ministro dell'Ambiente e dell'Energia, Maria da Graça Carvalho, "la situazione della popolazione del lupo iberico in Portogallo ha avuto un'evoluzione sfavorevole, per cui è importante rivedere e aggiornare le strategie volte alla sua conservazione".
"I risultati del censimento del lupo iberico 2019/2021, pubblicati nel dicembre 2024, mostrano una tendenza alla contrazione delle aree di distribuzione geografica della specie, che all'inizio del XX secolo era diffusa da nord a sud del Paese", aggiunge il dispaccio.
Il censimento ha rivelato che l'area di presenza del lupo in Portogallo si è ridotta del 20% e che il numero di branchi rilevati è diminuito dell'8%, a 58, in due decenni, soprattutto a nord del fiume Douro.
A Peneda/Gerês si è registrato un aumento dei branchi, da 16 a 24, mentre si è osservata una diminuzione nei tre nuclei rimanenti, soprattutto ad Alvão/Padrela, dove il numero stimato di branchi ha subito una riduzione di oltre il 50% (da 13 a sei).
La "mortalità per cause umane" (calpestio, trappole, spari, avvelenamento) e gli attacchi al bestiame, che portano a una minore tolleranza alla loro presenza, la scarsa disponibilità di prede selvatiche o l'installazione di infrastrutture di comunicazione e produzione di energia sono tra i principali fattori che danneggiano la conservazione del lupo.
Secondo il Governo, è inoltre necessario aggiornare la legislazione dell'agosto 2016 sul regime giuridico per la conservazione della specie, per "mantenere in vigore i meccanismi di indennizzo dei produttori di bestiame in caso di attacco al bestiame, al fine di compensare i danni causati e garantire il sostegno agli sforzi di conservazione, riducendo al minimo il rischio di conflitto tra attività economiche e obiettivi di conservazione".
La proposta del Programma Alcateia 2025-2035 sarà sottoposta a consultazione pubblica per 30 giorni e potrà includere i contributi ricevuti. L'approvazione avverrà con Delibera del Consiglio dei Ministri e il programma "includerà una previsione di finanziamento pluriennale in vista della sua effettiva attuazione", si legge nel dispaccio.