Nel 2024 sono stati registrati 44.329 reclami, con un aumento del 22% tra il primo e il secondo semestre. L'aumento dei prezzi è stato maggiormente lamentato nei seguenti settori: Telecomunicazioni, Banche, Tecnologia e Beni di prima necessità (acqua, elettricità e gas).
L'impatto dell'inflazione si è riflesso nel malcontento reso pubblico dai portoghesi sul Portal da Queixa, dove si segnalano casi di aumenti significativi dei prezzi "senza alcuna spiegazione apparente".
Secondo i dati del Portal da Queixa - analizzati da Consumers Trust Labs -, si è registrato un aumento del numero di reclami legati all'aumento del costo della vita, per un totale di 44.329 reclami nel 2024, che rappresentano ancora un aumento del 22% nella seconda metà dell'anno (24.385), rispetto alla prima (19.944).
Tra i settori più colpiti e lamentati dai consumatori ci sono: Comunicazioni, TV e Media (14%), Banche, Pagamenti e Investimenti (9%), Informatica, Tecnologia e Suoni (8%), Acqua, Elettricità e Gas (8%) e Alberghi, Viaggi e Turismo (8%), dove gli aumenti di prezzo sono stati più evidenti e, spesso, senza una chiara giustificazione, secondo i reclamanti.
Sebbene il 63% dei reclami sia stato risolto, la valutazione media dei consumatori dopo la chiusura dei casi rimane bassa (3,8/10), suggerendo che le soluzioni offerte non sempre soddisfano le aspettative dei clienti.
Pedro Lourenço, fondatore di Portal da Queixa, analizza: "L'aumento del costo della vita, unito all'insoddisfazione dei consumatori più giovani, rafforza la necessità di una maggiore trasparenza nella comunicazione degli aumenti dei prezzi e di strategie più efficaci per mitigare l'impatto dell'inflazione."