L'organizzazione internazionale avverte che la situazione è peggiorata con la revoca di alcune misure del programma "Mais Moradia", attuato dal governo per mitigare la carenza di alloggi dignitosi e a prezzi accessibili.

Il rapporto, pubblicato a Bruxelles e riguardante 150 Paesi, citato dall'agenzia di stampa Lusa, sottolinea che l'eliminazione di disposizioni come il blocco degli affitti e la regolamentazione degli affitti a breve termine potrebbe avere effetti negativi diretti sull'accesso agli alloggi, aggravando ulteriormente la crisi esistente.

Secondo i dati citati da Amnesty, quasi il 13% della popolazione portoghese vive in alloggi sovraffollati. Tra le persone a rischio di povertà, il numero sale al 27,7%, evidenziando la vulnerabilità dei gruppi più svantaggiati. Inoltre, a giugno l'Ispettorato generale delle finanze ha stimato che il 60% degli inquilini non gode della sicurezza della proprietà, il che significa che vivono nel timore di perdere la casa o di subire forti aumenti dell'affitto.

Nonostante le recenti modifiche legislative, Amnesty sottolinea che queste non sono state accompagnate da soluzioni alternative efficaci che garantiscano il diritto alla casa. L'organizzazione ritiene preoccupante l'impatto che tali cambiamenti potrebbero avere, soprattutto in un momento in cui la crisi abitativa si fa sentire maggiormente nelle grandi città e nelle regioni turistiche.