Gli edifici sono stati dichiarati edifici di interesse pubblico nel 1977 e sono stati messi all'asta pubblica da Revive, gestita dal Turismo del Portogallo.
Lo Stato aveva solo due requisiti per i vincitori dell'asta: il valore dell'affitto proposto dai candidati e la tempistica per l'apertura delle porte al pubblico. Questa decisione non è stata appoggiata dal consiglio di Cascais, che ha sostenuto che si sarebbe dovuto considerare anche il concetto di ristorante e il grado di esperienza delle aziende, ha dichiarato il sindaco all'ECO.
Tra i 25 candidati per il forte di S. Pedro, la concessione è stata data alla società David Igrejas Unipessoal, Lda. che secondo Informa D&B ha un solo lavoratore, il proprietario-gestore David Saragga Igrejas, proprietario di Prego Gourmet, dichiarato fallito nel 2021 con debiti nei confronti di Novobanco, del centro commerciale Alegro Alfragide e di vari fornitori come Pcarnes, Frustock e Easybatata.
David Saragga Igrejas era anche uno dei quattro proprietari del ristorante Folar da Vila, a Cascais, che ha chiuso i battenti.
Ora, David Igrejas Unipessoal, Lda. sarà responsabile della concessione del forte di S. Pedro per i prossimi 50 anni, con un affitto medio di 147.050 euro, circa 12.250 euro al mese. L'importo è quasi 12 volte superiore ai 12.400 euro di affitto richiesti ai candidati al concorso. Oltre all'affitto annuale, David Saragga Igrejas è anche responsabile degli investimenti necessari per la riqualificazione e l'adattamento dell'edificio - che ha una superficie di 1118,6 metri quadrati, di cui 395,4 metri quadrati in costruzione - a ristorante.
Secondo il libro dei doveri pubblicato sul portale Revive, David Saragga Igrejas ha "un massimo di tre mesi" per apportare tutte le modifiche necessarie e aprire il ristorante, pena la revoca del contratto di concessione. Tuttavia, la proposta presentata dall'imprenditore "prevede l'apertura dell'attività in 6 trimestri", ovvero il termine di tre anni è stato ridotto di un terzo.
Per la concessione di S. João da Cavadeira, invece, si sono presentati 22 candidati. È stata assegnata a Canário Tagarela, Unipessoal, Lda., una società fondata nel febbraio 2022, due mesi prima del termine ultimo per la presentazione delle candidature al concorso, la fase che va da dicembre 2022 ad aprile 2022.
Secondo Informa D&B, l'azienda conta su un solo lavoratore, il proprietario/direttore Gonçalo Pousinho, legato come proprietario a un'altra azienda che si occupa di organizzazione di attività turistiche - Reaching Experience, Lda.
Secondo il Comune di Cascais, il Canário Tagarela pagherà un affitto annuale di 147.100 euro, che si suddivide in circa 12.260 euro al mese, con una concessione di 50 anni. Si tratta di un importo di oltre 15 volte superiore al minimo di 10.055 euro richiesto dal concorso.
Questo valore esclude anche gli investimenti per la riqualificazione dell'edificio, con il proprietario Gonçalo Pousinho che propone di accorciare il termine di apertura di 18 mesi, dato che il libro dei doveri per questa concessione specifica anche un "termine massimo di tre anni".
Sia il forte di S. Pedro che quello di S. João sono stati lasciati senza manutenzione per anni e si trovano in uno stato avanzato di degrado. Il forte di S. João non svolge funzioni militari dal 1843 e fa parte dei forti Joanine eretti tra il 1642 e il 1648 per creare una linea difensiva tra São Julião da Barra e Cabo da Roca.
Il forte di S. Pedro, situato sulla spiaggia di Poça, dopo la sua disattivazione nel XIX secolo è passato attraverso vari proprietari e la struttura è stata utilizzata per diversi scopi. Nel 1954 è stato trasformato in Casa del Tè e, dal 1957, è stato affittato a un privato, inizialmente come ristorante e poi come discoteca.
ECO ha interrogato il Turismo del Portogallo sulle sue decisioni, ma non ha ricevuto alcuna risposta.
Il programma Revive è stato lanciato nel 2016 dai Ministeri dell'Economia, delle Finanze, della Difesa e della Cultura per riqualificare il patrimonio statale a fini turistici, si avvale della collaborazione dei governi locali ed è coordinato dal Turismo del Portogallo.
Finora sono state concesse 18 strutture pubbliche abbandonate, per un totale di 2,5 milioni di euro all'anno di affitto pagato allo Stato e 139 milioni di euro investiti nel recupero di questi edifici.
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