Il Segretario di Stato per la Mobilità, Cristina Pinto Dias, ha spiegato che la dotazione finanziaria iniziale dell'avviso, lanciato dal Governo, è di "500 mila euro, importo che potrà essere incrementato tenendo conto dell'effettiva domanda e della disponibilità del Fondo Trasporti".
L'avviso pubblico per sostenere la decarbonizzazione e la digitalizzazione del settore taxi per il 2024 è stato lanciato dall'Istituto della Mobilità e dei Trasporti (IMT), attraverso il Fondo per il Servizio di Trasporto Pubblico.
Nell'ambito della decarbonizzazione, il sostegno andrà a favore dell'acquisto di veicoli 100% elettrici e delle relative attrezzature di ricarica e potrà essere integrato con un sostegno alla rottamazione dei vecchi veicoli.
Secondo Cristina Pinto Dias, si tratta di una "chiara attenzione" da parte del Governo alla decarbonizzazione, per l'acquisto di veicoli 100% elettrici, e si sta lavorando anche sulla componente della digitalizzazione.
"Fino alle 18 del 31 ottobre le domande saranno tutte ben accette. Quest'anno lanceremo il bando un mese prima, rispetto al precedente Governo, nella speranza di dare al mercato più tempo per reagire, a fronte di un'adozione molto significativa nel 2023. E inizieremo questa assegnazione iniziale con il doppio dell'importo emesso l'anno scorso".
Il Segretario di Stato ha ricordato che la mobilità è responsabile "di circa il 25% dei gas serra a livello europeo", ed è anche "uno dei maggiori consumatori di energia da fonti petrolifere, con tutte le conseguenze che ciò comporta".
Con l'aumento dell'offerta di trasporto pubblico come obiettivo del Governo, Cristina Pinto Dias ha dichiarato che intende dare "una chiara priorità alle flotte decarbonizzate per raggiungere questo scopo".
"Naturalmente, il servizio di trasporto pubblico di passeggeri su taxi assume una posizione molto rilevante in questa catena. Il Governo riconosce anche che ha un ruolo centrale nella mobilità delle regioni a bassa densità di popolazione. E ricordo che il 60% dei nostri comuni si trova in territori a bassa densità", ha spiegato.
In questo modo, ha detto, il taxi "finisce per essere una scelta naturale preferita [in queste regioni], sia perché è un trasporto universale, sia perché è disponibile perché è flessibile e [...] per il comfort e la sicurezza di cui le persone in queste regioni hanno bisogno quando hanno bisogno di mobilità".
Cristina Pinto Dias ha anche indicato che la flotta in Portogallo, al momento, conta 12.000 taxi autorizzati, 145 dei quali sono veicoli 100% elettrici, il che significa che la flotta è "decarbonizzata all'1,2%".
Il Segretario di Stato per la Mobilità ha anche ricordato che fino alla fine del 2025, secondo la legge attuale, i taxi autorizzati con più di 10 anni non potranno operare.