Secondo un comunicato della società pubblica Museus e Monumentos de Portugal(MMP), che gestisce la Torre di Belém, "ad ogni nuova fase dei lavori, che si svolgeranno nei prossimi mesi, si valuterà la possibilità di aprire la Torre di Belém al pubblico, tenendo sempre conto della sicurezza dei visitatori e dei lavoratori".

Interpellata da Lusa, una fonte ufficiale dell'istituto pubblico Beni Culturali, l'ente responsabile dell'attuazione del PRR nel patrimonio, ha spiegato che si tratta di un progetto di conservazione e restauro della Torre di Belém per un importo di 1,05 milioni di euro con un periodo di esecuzione di un anno.

La Torre di Belém è uno dei monumenti pubblici più visitati del Portogallo, avendo ricevuto più di 377 mila persone nel 2023.

Classificata come Patrimonio dell'Umanità dal 1983 e costruita tra il 1514 e il 1520, "la sua decorazione mostra il simbolismo dell'architettura manuelina - le calli che circondano l'edificio, rifinendolo con eleganti nodi, sfere armillari, croci dell'Ordine Militare di Cristo ed elementi naturalistici", come si legge nelle informazioni disponibili sul sito web della Commissione Nazionale UNESCO.

Alla fine dello scorso anno, il presidente dell'MMP ha espresso preoccupazione per il fatto che diverse strutture supervisionate dall'azienda pubblica a Lisbona sarebbero state chiuse per lavori nel 2025, in coincidenza con una campagna turistica incentrata sul patrimonio.

In quell'occasione il presidente di MMP aveva sottolineato che "le prospettive per l'anno in corso non sono molto incoraggianti per quanto riguarda le attrezzature [sotto la giurisdizione della società]", motivo per cui si stava "cercando di delineare strategie di comunicazione che permettano alle persone di recarsi in altri luoghi per cercare di affrontare la questione".